maternità surrogata
loc. s.le f.- ABBREVIAZIONI
* parola mai attestata abbr. abbreviato agg. aggettivo agg.le aggettivale ar. arabo art. articolo, articolato avv. avverbio avv.le avverbiale cong. congiunzione did. didascalia ebr. ebraico ediz. edizione f. femminile fam. familiare fr. francese giapp. giapponese gr. greco indef. indefinito ing. inglese inter. interiezione intr. intransitivo inv. invariabile iron. ironico it. italiano lat. latino loc. locuzione m. maschile n. neutro p. pagina part. particella pers. persiano pl. plurale port. portoghese p. pass. participio passato p. pres. participio presente prep. preposizione pron. pronome, pronominale rifl. riflessivo s. sostantivo s.le sostantivale scherz. scherzoso spagn. spagnolo spreg. spregiativo superl. superlativo s.v. sotto la voce ted. tedesco tit. titolo tr. transitivo v. vedi, verbo
Maternità portata a termine per conto di una donna il cui ovulo già fecondato viene impiantato nell'utero di un'altra donna.
- il bimbo ha una storia speciale: è figlio di tre sorelle. Alex, sua mamma, resa sterile da un cancro alla cervice quasi dieci anni fa, è stata aiutata a coronare il sogno di avere una famiglia dalla gemella Charlotte, che le ha donato gli ovociti, e da Helen, la primogenita, che ha portato avanti la gravidanza al suo posto. Una maternità surrogata inedita che ha commosso la Gran Bretagna, dove l'utero in affitto è legale. (Monica Ricci Sargentini, Corriere della sera, 16 luglio 2008, p. 22, Cronache).
- Uno si accorge che non si tratta di bovini o pesci rossi quando incominciano ad affiorare certe terminologie e si incomincia a parlare di «utero in affitto» e di «maternità surrogata». Si tratta di bambini, per così dire, prenotati e pagati. Una donna mette a disposizione il suo utero per ospitare un feto di altra provenienza per conto dei genitori naturali che non possono, o non vogliono, avere figli, e ai quali poi devono consegnare il neonato. La pratica si sta diffondendo, anche in Europa. (Giovanni Bensi, Avvenire, 7 agosto 2013, p. 1, Prima pagina).
- «Dal momento in cui mi sono messo al computer e ho digitato “maternità surrogata” al momento in cui ho avuto i miei bambini in braccio, è trascorso un anno -- ha raccontato Ricky Martin a "Vanity Fair" --. Ci sono agenzie attraverso le quali puoi consultare i profili di molte donne. Ti siedi, leggi e cominci a riflettere: “Forse voglio una donna latina come me, con un buon livello d'istruzione, alta, ma non troppo...”. È un procedimento lungo. Alla fine non sai neanche tu perché, di fronte a una fotografia e a una descrizione, pensi: “Questa è la madre di mio figlio”. Però succede». (Paolo Bracalini, Giornale, 10 agosto 2015, p. 15, Controcorrente).
- Massimo Gandolfini, il portavoce del comitato «Difendiamo i nostri figli» che ha organizzato il Family day e che ieri, dal palco, grida che nel catino del Circo Massimo, ci sono due milioni di persone («Un successo epocale»), chiude il raduno cattolico con un invito alla riscossa e parole durissime: «Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero… ». Un video-choc sulla maternità surrogata è appena stato proiettato, la californiana Jennifer Lahl ha raccontato delle maternità usa e getta e dei figli di Elton John e del suo compagno. (Giovanna Casadio, Repubblica, 31 gennaio 2016, p. 2).
- Cena a casa con la focaccia insieme ai bambini e poi il consueto rituale per metterli a dormire: Antonio e Gianfranco (i nomi sono di fantasia), i due papà a cui la Corte d’Appello di Trento ha riconosciuto la piena paternità congiunta dei gemelli avuti in Ontario con la maternità surrogata, hanno concluso così la giornata di ieri. (Elena Tebano, Corriere della sera, 2 marzo 2017, p. 9, Primo piano).
Tipo: Polirematica / Nome+aggettivo
Formanti: maternità, surrogato
Pubblicato in: Neologismi quotidiani, Firenze 2003
Grande dizionario italiano dell’uso, Torino 2007 (s. v. "maternità" e s. v. "surrogato")